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Solo un piccolo assaggio per essere in tema...
Caro Roberto partirò snocciolando i miei ricordi dal lontanto '57 quando ad appena sette
anni, avevo iniziato la mia carriera da badante, escluso d'inverno, a casa di nonna
materna Carmela, in via Orioli. Abitando al terzo piano, d'estate l'acqua non arrivava in
casa, dovevo quindi farmi i miei soliti giretti con dei secchi alla fontana all'inizio di via
Nanini. Da lì non era difficile incrociare il sorriso appena accennato di tuo padre Giacinto,
che scherzoso mi faceva qualche battuta o mi comandava, come si diceva allora,
gentilmente di andare a comperare qualcosa da Adelfino proprietario della tabaccheria in
piazza. Spesso il giovedì andavo a prendere una porzione di trippa per nonna con un
tegame di alluminio, della plastica non sapevamo nulla. Tua madre Derna me ne dava
sempre di più, spesso non me la faceva pagare o voleva una sciocchezza.
Lasciando la bettola e approdando al ristorante al Poggio sarebbe troppo lungo e
noioso l'elenco dei miei amici, mi piace ricordare l'avvocato Giorgio Telmon e sua moglie
Laura figlia del pittore bolognese Cervellati, valida psicologa analista; lui aveva
frequentato il liceo a Bologna con Pier Paolo Pasolini ero ghiotto degli aneddoti,
entrambi venivano più volte l'anno poichè apprezzavano molto i vostri piatti. A questo
proposito mi ha sorpreso Fernanda Pivano scrittrice e traduttrice di Allen Ginsberg, Jack
Kerouac ecc.. testimone di tutta la beat-generation che nel lontano '82 mi venne a trovare
con un mio amico.
Qualche anno fa all'inagurazione dell'Auditorium romano, vedendola con Dory
Ghezzi moglie di De Andrè mi sono avvicinato sperando che mi riconoscesse. Anch'io
sono molto cambiato, la lunga barba si è accorciata e totalmente imbiancata. Mi
avvicino chiamandola: "Fernanda ti ricordi di me", e lei di tutta risposta: "come posso
dimenticare quel buon fieno che abbiamo mangiato in quel ristorante". Come vedi la
qualità dei buoni sapori rimane molto viva nella memoria; stare a tavola, conversando
con degli amici intelligenti, davanti ad un ottimo piatto è una delle cose per cui sono grato
alla vita.
Massimo Fornicoli
www.massimofornicoli.it
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